Cari amici,
in questa pagina potete ascoltare l'intervista e scaricare il p-PDTA (percorso- Preventivo, Diagnostico, Terapeutico, Assistenziale) per il Diabete Mellito di tipo 2, redatto dall’ASL di Milano nella versione definitiva per la stampa del 4 febbraio 2013 e costituito da 4 file in PDF che potete scaricare facendo click qui di seguito:
Si tratta di documenti un po’ tecnici perché indirizzati ai medici e non ai pazienti (a parte il ricettario e il documento di sintesi) e quindi possono essere di difficile lettura e interpretazione per coloro che “non masticano “ il linguaggio medico-scientifico. Tuttavia, nelle sezioni “prevenzione” e “terapia” i passaggi relativi alla opzione quasi vegana e vegana come primo presidio da adottare, sono chiari e inequivocabili.
Una vera e propria rivoluzione culturale iniziata dall’Asl di Milano per l’approccio medico al diabete.
La caduta del pregiudizio sul valore preventivo e terapeutico delle diete a base vegetale (vegane o quasi-vegane), per il momento riguarda specificatamente la prevenzione e la cura del diabete mellito di tipo 2, ma presto ci saranno nuove novità e nuovi riconoscimenti per le diete vegane che si sono mostrate capaci di ottenere migliori risultati dei farmaci anche nel campo delle malattie cardiovascolari, ipertensione, obesità, e malattie degenerative del sistema nervoso. Vi anticipo che usciranno altri PDTA per altre patologie nel corso di questi mesi e prossimi anni.
In breve, come vi avevo già raccontato in anteprima ai primi di marzo sulla mia pagina face book Michele Riefoli, l'ASL di Milano e alcuni specialisti in diabetologia dei maggiori ospedali cittadini (per delega delle diabetologie dell’Area milanese), hanno costituito un gruppo di lavoro speciale a cui hanno partecipato anche i delegati delle organizzazioni di rappresentanza dei medici di base e medicina generale (SNAMI e FIMMG). Da questa commissione, dopo 2 anni di lavoro intenso e a volte di duro confronto, sono uscite le linee guide mediche, UFFICIALI, a cui dovranno attenersi sia gli specialisti sia i medici di famiglia (Medici di Medicina Generale), per quanto riguarda la prevenzione, la diagnosi, la cura e l’assistenza del paziente diabetico di tipo 2.
Fino a ieri i medici davanti ad un paziente diabetico intervenivano con farmaci specifici come primo e a volte unico presidio, seguito semmai da diete restrittive dal punto di visto calorico con particolare limitazione dei carboidrati (senza differenziare fra carboidrati raffinati ad alto indice glicemico e carboidrati integrali a basso indice glicemico).
Nei pazienti ciò ha causato comportamenti alimentari errati dal momento che essi si sono spesso sentiti costretti o spinti a mangiare più proteine e grassi di origine animale per conseguire sazietà e soddisfazione. Quello che però è emerso da numerosi studi è che le proteine animali aggravano il quadro clinico del paziente diabetico sia per quanto riguarda i maggiori rischi di eventi cardiovascolari che per quello che concerne la maggiore difficoltà di controllare il diabete stesso. Inoltre, gli studi scientifici randomizzati e le metanalisi di riferimento mostrano che le diete vegane salutiste a base di cibi vegetali e integrali (a basso indice glicemico), oltre a dare migliori risultati in assoluto, risultano più accettate dal paziente diabetico in cura.
Così il gruppo di studio e di lavoro che ha redatto il presente PDTA, con il fondamentale contributo del Dott. Alberto Donzelli Direttore del Servizio Educazione all'Appropriatezza ed EBM (Evidence Based Medine) ovvero Medicina Basata sulle Prove di Efficacia, dell’ASL di Milano, ha dimostrato, al netto di qualunque conflitto di interessi, che le prove scientifiche sostenute in numerosi studi disponibili in letteratura internazionale sul diabete, impongono l'evidenza che le diete vegane e in subordine le diete mediterranee (con poca o nulla carne bianca e più pesce), sono il PRIMO presidio medico per prevenire e curare il diabete di tipo 2.
Tutti i medici di base operanti sotto l’ASL di Milano sono stati informati di questo all’interno di specifici convegni organizzati nel mese di Marzo 2013 ed hanno tutti ricevuto una copia cartacea del PDTA con le nuove linee guida. Personalmente sono stato testimone di questo, avendo partecipato come uditore al primo dei convegni organizzati.
Stanno per finire i tempi in cui andando da un medico di base a dire "dottore sono vegano" si potevano ottenere solo sguardi di compatimento, o peggio reazioni del tipo "lei è pazzo, andrà in carenza, DEVE mangiare carne e proteine animali altrimenti presto si ammalerà" o ancora peggio "lei è malato di diabete, con l'alimentazione vegana peggiorerà la sua malattia...".
Siamo solo all'inizio, sia chiaro, e ci vorrà un po’ di tempo affinchè tutti i medici di base si adeguino ma un primo importante passo è stato fatto. Diciamo grazie al Dott. Donzelli e al lavoro di tutti i medici che hanno collaborato al PDTA. Un grazie però va anche a tutti coloro che da anni portano avanti informazione ed educazione per una nuova Consapevolezza Alimentare. Lavoriamo insieme, medici ed altre figure professionali operanti nel campo della salute, per promuovere benessere per tutti.
Scaricate, leggete e diffondete questi documenti affinchè la trasmissione “virale” dell’informazione, ignorata totalmente dai mass media, possa accelerare il processo di cambiamento a beneficio di tutti.
Nel diffondere vi invito a citare sempre la fonte www.veganic.it
Dott. Michele Riefoli Chinesiologo professionista, esperto di nutrizione a base vegetale,
autore di “Mangiar sano e naturale con alimenti vegetali integrali (Macro 2011), membro della SSNV
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